Una giornata uggiosa, sabato 15 marzo 2025, che non ha impedito ad un gruppo di 25 Soci piemontesi, liguri e lombardi di apprezzare il paesaggio delle colline di Langa nei pressi di Dogliani (CN), designate come Patrimonio UNESCO.
Fabrizio Porro, che ci ha guidato, ha saputo farci percorrere il loro passato: dai remoti fenomeni geologici che le hanno originate alle epoche dei primi interventi agronomici dei Savoia e del loro ministro Camillo Benso Conte di Cavour alla nascita della viticoltura, dalla tragica lotta partigiana contro i nazifascisti al presente di grande sviluppo trainato da vini prestigiosi noti ed esportati in tutto il mondo.
Essenziale per il futuro conciliare questo sviluppo con la sfida di riconoscere, salvaguardare e valorizzare la biodiversità eccezionale di questi territori, con aree boschive termofile che includono stazioni di Pinus sylvestris e prati popolati da molte specie di orchidee spontanee.
Quanto sopra sfiorando con gli occhi le colline disegnate dai filari del Barolo, del Dolcetto, dell'Alta Langa Spumante, un ricamo ordinato ed infinito di viti ancora a riposo, frutto dell'operosità di molte generazioni e poi nelle vie del borgo di Dogliani, impreziosito da varie opere architettoniche in stile eclettico realizzate nel 1800 da Giovanni Battista Schellino.
Siamo rimasti particolarmente colpiti da un esemplare monumentale di Morus nigra di oltre 250 anni presso l'antica cascina che ha dato origine alle Cantine Ribote della famiglia Porro, visitate più tardi, cui a seguito una piacevole degustazione, con la sorpresa di scoprire bottiglie sulle cui etichette compaiono, ad opera del celebre incisore Gianni Gallo, bellissime immagini di piante e fiori della zona.
Il perfetto coronamento per una gita A.Di.P.A.!